Post sempre in aggiornamento. Qui sotto appunterò delle sfumature di me particolari e divertenti, man mano che mi vengono in mente!
I sensi e la mia percezione del mondo
- Quando mi concentro su ciò che mi circonda il senso che utilizzo maggiormente è l’olfatto, l’udito per secondo e la vista per ultima. Spesso mi viene spontaneo chiudere gli occhi per non farmi influenzare da informazioni visive.
- Quando un gusto non mi piace (succede raramente) non lo classifico come sgradevole, ma ogni tanto ci riprovo con “vediamo se adesso mi piace”.
- Se mi brucio o mi faccio male, mi capita di riprovare immediatamente l’esperienza, quindi rimettere la mano sulla stufa bollente per un tempo minore o toccare con più delicatezza la spina che l’attimo prima mi aveva punta; è un gesto involontario.
I miei profumi preferiti
- Al primo posto Olea Fragrans, quando passeggiando ne sento il profumo, lo seguo fino alla pianta! Non so per quale strana associazione mentale, ma si bloccano immediatamente tutti i pensieri e la testa si concentra solo sull’assaporare quel fantastico profumo regalandomi improvvisamente una sensazione di pace e benessere.
- Al secondo posto c’è il dado da cucina! Non esco dal supermercato senza essere passata dalla corsia ad annusarne un po’ il profumo.
- Al terzo posto l’odore del fiammifero appena spento. Lo zolfo. Non compro i fiammiferi perché li sprecherei tutti per gustarne l’odore.
I miei suoni preferiti
Suoni e rumori che ci circondano, alcuni per me sono molto fastidiosi come tutto il frastuono della città, anche l’abbaiare dei cani mi dà fastidio, nonostante io ne abbia cinque e ci lavori da una vita; però ce ne sono alcuni che ascolterei per ore:
- Il suono delle onde del mare: solo se questo rumore è isolato dal resto, quindi di notte o su una spiaggia deserta.
- Il canto del vento che recentemente è stato sostituito dal rumore della vela (parapendio) che si gonfia d’aria!
- Il battito cardiaco ascoltato sott’acqua, durante un bagno bollente, talmente caldo da uscire dalla vasca strisciando e di un colore diverso.
Tre particolarità legate al volo
Mi sono avvicinata al volo un modo casuale, sia in aeroplano che in parapendio e me ne sono innamorata da subito! Ci sono dei dettagli che spesso lasciano perplesse le persone:
- Soffro di vertigini;
- Il primissimo aeroplano su cui sono salita è stato quello del salto con il paracadute;
- L’unico momento che mi disturba quando vado a volare in parapendio è il viaggio in navetta (mal d’auto) e spesso ho bisogno di un po’ di tempo per riprendermi.
Primi piatti preferiti
Partendo dal presupposto che adoro mangiare, che quando preparo anche una banale pasta, non posso accettare di mettere meno di 150 grammi, ho tre cibi preferiti tra i primi piatti:
- Lasagne al ragù: generalmente il giorno dedicato è il sabato a pranzo!
- Pizza bianca (mozzarella, pomodorini e tanto, tanto, tantissimo basilico): è la mia pizza preferita.
- Risotti: sono i piatti che cucino con piacere, variando gli ingredienti e perfeziono le ricette di volta in volta.
Cose da bere preferite: fredda, calda, alcolica
- Al primo, indiscusso, posto c’è l’Estathé al limone! Impazzisco letteralmente (guai a propormi quello alla pesca).
- Cioccolata calda, densa, senza panna, con aggiunta di zucchero di canna: wow.
- Black Mojito; non mi piace moltissimo la liquirizia, ma è il mio preferito!
Ciò che mi fa paura
- Guidare durante i nubifragi: non mi riferisco a giornate di pioggia, ma fortissimi temporali con alluvioni, vento e/ o grandine.
- Stare in piedi su una sedia (ad esempio per cambiare le lampadine): inizio a sudare, mi tremano le gambe, vorrei appigli ma non li trovo ed ho sempre paura di cadere.
- Non avere obiettivi o impegni per i giorni seguenti. Mi tranquillizza molto avere gli appuntamenti tutti in ordine in agenda e delle giornate bloccate per il semplice svago, giornate diverse dal solito che possano spezzare la settimana o il mese.
Cosa mi attrae
- Il fuoco. Il movimento delle fiamme, i colori, il calore, lo trovo semplicemente ipnotico. Il fuoco appaga delle esigenze primitive, in particolare mi trasmette sicurezza (come se riuscisse magicamente a tenere lontani i pericoli) e la sensazione di calore termico mi fa sentire “a casa”.
- Il racconto delle esperienze di altre persone: in genere sono predisposta più all’ascolto, quando ho il tempo e sono tranquilla mi fermo volentieri ad ascoltare le chiacchiere di altre persone su esperienze vissute e come le hanno affrontate. Mi incuriosisce, proprio come leggere un libro e più sono descritte le emozioni, più faccio fatica a staccarmi dal racconto.
- I sogni lucidi! Non ci sono molte parole per descriverli. Quando sono belli riesco a fare un po’ quello che voglio e cerco di rimanere nel sogno il più a lungo possibile, quando sono brutti, riesco a trovare la calma per gestire la situazione, ma in genere c’è una sensazione molto positiva al risveglio!
Cosa mi rilassa
- Guidare. Appena entro nel mio furgone, mi immergo in un mondo parallelo, amici e conoscenti mi prendono in giro perché spesso mi salutano in strada ma io non li vedo (successo anche con il furgone del gruppo del soccorso con lampeggianti accesi, non mi sono accorta di niente). A parte il mal di schiena durante i viaggi lunghi, potrei guidare tutto il giorno con la luce. Quando diventa buio cambia tutto: al primo segnale di stanchezza ho uno, massimo due minuti per accostare altrimenti mi addormento: già sperimentato con un paio di incidenti, il “manca poco ce la faccio” non funziona con me, al primo segnale di sonno, freccia e accosto. Dormo un pochino e riparto.
- Uscire a cena in trattorie dopo una giornata di lavoro. In compagnia, ma anche da sola (di solito mi porto almeno un cane se sono da sola). Mi piacciono locali semplici, immersi nella natura, con buon cibo e porzioni abbondanti!
- Camminare nei boschi in qualsiasi stagione, preferenza dall’autunno alla primavera. Le mie passeggiate sono generalmente dalle due ore in su! Quando ho la possibilità di prendermi una giornata libera, mi immergo nei boschi di Oriano Ticino e ci cammino anche per otto ore consecutive senza mai sentire la stanchezza. Quando sono un po’ triste invece preferisco camminare su piste ciclabili, scambiare qualche parola con persone sconosciute e distrarmi.
Tre curiosità legate al mio ambiente domestico
- Non ho le televisione in casa, da più o meno quindici anni!
- Non ho mai avuto la lavastoviglie: mi piace lavare i piatti a mano (ho una resistenza al calore dell’acqua assurda, generalmente altre persone si bruciano mettendo le mani nell’acqua che uso io).
- Fissazione per i pavimenti puliti (perché mi piace camminarci a piedi nudi), al contrario odio fare la polvere e le ragnatele!
Caratteristiche di una persona per me difficili da tollerare
- Sputare per terra: non serve aggiungere altro.
- “Segna, pago la prossima volta”: difficilmente la seconda volta sono presente anche io.
- Disattenzione durante l’ascolto dopo quattro parole.
Io e la corsa
In passato correvo molto, ma dopo uno stop di circa 6 anni, ho ripreso, con regolarità, solo lo scorso settembre. Ci avevo riprovato più volte, ma la frustrazione legata alla fatica e alla mancanza di allenamento mi scoraggiavano.
Adesso corro perché mi rende felice! Infatti corro con il sorriso. Il momento che scelgo per i miei allenamenti indica una condizione emotiva diversa:
- Mattino: sembra essere una bella giornata, non particolarmente impegnativa; la corsa mattutina mi dà energia e mi fa iniziare con positività.
- Metà giornata: significa che la giornata è partita malissimo, sembra non aver possibilità di migliorare e quindi allontano i pensieri negativi con la fatica e l’appagamento post-attività.
- Sera: significa che la giornata è stata ben bilanciata e nel complesso positiva; la corsa serale è la chiusura di una bella giornata.
* Ho sostituito la corsa con il pugilato, da Febbraio 2021 a causa di una brutta infiammazione! Ho iniziato a frequentare la palestra perché avevo bisogno di scaricare energie e stare tranquilla; inaspettatamente mi sono innamorata di questa attività e penso spesso che è stato un peccato non aver iniziato prima!
Tre animali che mi piacerebbe avere
- Alpaca: sono adorabili, bellissimi, unici, divertenti, morbidi e… Gli si può insegnare a sputare a comando!
- Struzzo: pur non conoscendolo come animale, mi incuriosisce molto!
- Petauro dello zucchero: so moltissimo di questi animaletti, conosco le esigenze del loro habitat, la loro alimentazione e carattere. Non è mai arrivato a casa mia per questioni di spazio e perché è un animaletto notturno, non riuscirei a godermelo al massimo.
Tre calzature che non metterei mai
Amo camminare a piedi nudi, nell’acqua, sulle rocce, nel prato, in casa, ovunque. Quando guido indosso quasi sempre delle ciabatte tipo “crocs”, consumo una quantità esagerata di suole di scarpe sportive (macinando tanti chilometri in passeggiata), adoro fare shopping nel reparto trekking del Decathlon, mi piace anche indossare dei sandali alti o tacchi quelle 2/3 volte all’anno in cui mi vesto “bene”.
Ci sono delle calzature che non metterei mai e poi mai.
- Infradito. Mi fanno male, mi da fastidio il filetto tra le dita tanto quanto la spallina del reggiseno che scende.
- Ballerine: semplicemente le trovo orrende, non capisco perché esistano.
- Sandali che ricordano quelli da pescatore/ frate (non voglio neanche approfondire l’argomento sui nomi corretti di queste calzature).