Non credo nella sfiga, ci sono state giornate deliranti, assurde, talmente ridicole da sembrare esagerate o inventate e sono certa che la maggior parte delle persone che leggeranno non crederanno che questi fatti siano realmente accaduti. Non importa, è la mia storia assurda che finalmente ho voglia di raccontare, una storia che oggi diverte ma che è stata devastante, una storia strana…
Non credo nella sfiga – presentazione
Il racconto della mia casa diventata inagibile, le aspettative, i disagi, le difficoltà, la psicoterapia, il ricovero, l’impossibilità di trovare un’altra casa che accettasse cani, l’avvicinamento al pugilato e i miei due brevetti di volo durante tutto questo casino.
La stufa
“Perché esce liquido nero? Adesso l’ho spenta, sposto e pulisco” invio il primo messaggio per avvisare del guasto alle 8.00 di mattina del primo dicembre 2020. Non riempirò questo blog di screenshot delle chat, preferisco riassumere i punti più significativi!
Inizia così, il primo giorno nella casa nuova il primo grande capitolo del guasto della stufa, i tecnici, la canna fumaria, il fumo, l’inverno con la stufetta elettrica perché la stufa sostitutiva non la mandavano, che poi, anche quando l’hanno mandata era rotta (sì, ho scritto “rotta” anche la stufa sostitutiva!)
Siamo solo al primo giorno, al primo segno di malfunzionamento e l’inverno è solo all’inizio.
Nel frattempo mi rendo conto di quanto sia diversa la vita senza internet e senza telefono, con Vodafone non avevo nessuna connessione! Ogni tanto, in qualche punto particolare riuscivo a prendere un po’, ma ho poi scelto un altro operatore per internet, rinunciando comunque alle telefonate. Ho scoperto così una tranquillità incredibile, nessuna telefonata indesiderata, poche perdite di tempo, tutto gestibile e per certi aspetti anche più comodo. Il vero punto di forza: nessuna chiamata da call center!
Il primo giorno faccio anche un po’ di scorta di pellet per la stufa “i prossimi giorni danno parecchio freddo” continuano gli scambi di messaggi con i proprietari di casa. Il pellet c’è, la stufa piscia acqua nera e puzzolente di bruciato, ma dovrebbero venire a controllarla. Mi accorgo di una perdita d’acqua del boiler elettrico e una piccola perdita sotto il lavandino della cucina, avviso anche di quelle. Mi dico che sono problemini da niente, che tutto si sarebbe risolto a breve e mi addormento serenamente nel mio nuovo letto.
Seguono giorni molto simili, la stufa continua a perdere, non si vede nessun tecnico, arriva la neve, la stufa inizia anche a bloccarsi e giorno dopo giorno continua a perdere sempre di più quell’acqua nera che puzza di bruciato. La perdita sotto il lavandino sistemata in fretta, quella del boiler il proprietario propone di mettere sotto un contenitore per la raccolta. Questa “soluzione” mi irrita un pochino, inconsapevole che sarebbe stato solo l’inizio delle proposte assurde per rattoppare danni assurdi.
I miei animali si ambientano, i cani si trovano bene, i gatti ci mettono un pochino ad adeguarsi ai nuovi spazi. Ma a proposito di gatti, questa cosa l’avevo rimossa…
Lo sfratto dei mici
Prima della sistemazione in questa casetta ci vivevano i due gatti del proprietario. Davo per scontato che nel momento in cui fossi entrata io ad abitarci, avrebbero trovato una sistemazione per quei mici, non volevo certo essere io a sfrattarli. Mi sono però rifiutata di metterli in casa insieme ai miei due gatti e i miei cinque cani (parliamo comunque di neanche 40 metri quadri), ho usato due cucce da esterno, erano mie, e le ho sistemate sotto una tettoia in giardino. Il cibo venivano a darglielo loro un paio di volte al giorno o se ero impegnata con gente a casa, chiedevano a me di metterglielo. Il cibo unido dei gatti produce parecchia spazzatura (scatolette, confezioni paté e bustine con residui) e quella spazzatura veniva accantonata in diversi sacconi appesi sotto la tettoia nel mio giardino. Cosa succede con i cani liberi all’esterno con tutta quella spazzatura? Non è ancora il momento di trattare questo argomento.
Segnali di squilibrio
Ripensandoci tornano in mente diverse vicende e la mente si ferma a novembre 2020, durante i lavori di sistemazione della casetta. I muri appena intonacati e imbiancati, le cassettiere dell’IKEA montante, la prima ci abbiamo messo qualche ora e poi le altre sei sono state velocissime, per modo di dire, perché un paio di giorni sono andati!
Avevo scelto di usare delle cassettiere per ottimizzare lo spazio e organizzare meglio tutte le mie cose, devo riconoscere che è stata una scelta giusta! Lo spazio superiore infatti era un ottimo corridoio per i miei gatti, avevo sistemato dei tappetini, qualche tiragraffi, le ciotole della pappa (in modo che i cani non ci potessero arrivare), sì, era stata una bella idea.
Il giorno dopo aver montato le cassettiere nuove, pulite, bellissime, arrivo a casa e trovo il proprietario che stava passando, non so per quale strano motivo, della carta vetrata sui muri con una levigatrice. Ho respirato un attimo, ho visto la nuvola di polvere in tutta la casa, che avevo già pulito, e tutti i residui sulle cassettiere, quelle nuove, quelle pulite, quelle bellissime. Pazienza, si puliscono di nuovo, si aspira e va così, senza che io possa comprendere. Quella stessa sera, dopo alcuni viaggi per portare lì cose, accanto alla finestra che veniva lasciata aperta dai proprietari per farci entrare e uscire i loro mici, trovo una bella strisciata di fango con tutte le zampette decorative. Pazienza, si pulisce, si passa un po’ di bianco e va così, senza che io possa comprendere.
Siamo al 6 dicembre, è quasi una settimana che la stufa non funziona e piscia acqua che puzza di bruciato “non importa, tutto si sistemerà” cerco di rassicurarmi e avere pazienza.