Non credo nella sfiga – Capitolo 6

Senza parole, senza idee per risolvere questi problemi, senza supporto. Non credo nella sfiga, quindi inizio ad aumentare l’attività fisica, vado a correre più volte al giorno, riesco anche a mangiare abbastanza sano. Mi distraggo, cerco di non pensarci, ma la mia già precaria stabilità emotiva inizia a vacillare.


Non credo nella sfiga – presentazione

Il racconto della mia casa diventata inagibile, le aspettative, i disagi, le difficoltà, la psicoterapia, il ricovero, l’impossibilità di trovare un’altra casa che accettasse cani, l’avvicinamento al pugilato e i miei due brevetti di volo durante tutto questo casino.


Ricordo che mi impegnavo tanto a stare bene, a rimanere calma e lucida a non mandare all’aria i pochi rapporti sociali. Facevo fatica al lavoro, ero sempre stanca.

La stufa continua a non funzionare anche dopo la pulizia accurata (quindi non era colpa mia), funziona a giorni alterni, quindi mi riscaldo con la stufetta elettrica. “Sento allora il tecnico per farlo venire settimana prossima” dopo venti giorni di stufa rotta, ma sotto Natale chi viene? Ovviamente nessuno. L’acqua in casa è sempre presente, non è più possibile rimettere gli ultimi cassetti delle cassettiere, tampono con deumidificatore acceso giorno e notte e la segatura che metto alla sera e aspiro al mattino. Anche il letto a soppalco, in legno, inizia ad avere le gambe inzuppate “dormo su una palafitta!” ci scherzo su con un amico.

Gli scarichi (non del cesso) di responsabilità continuano…

Non potendo incolparmi della stufa, vengo accusata di aver intasato il wc. Quando ho ricevuto quel messaggio ricordo perfettamente di aver lanciato il telefono qualche minuto dopo rischiando di colpire il vetro del furgone. Non avevo più molte parole e non potevo fare niente. Ero in viaggio verso il motel, ovviamente a spese mie. In realtà credevo facessero almeno la finta di dire “te lo paghiamo noi”, ma l’indecenza era solo all’inizio. Poi quella risata del cazzo che sarebbe stata da interrompere a schiaffi! “Ahahaha ma perché vai a dormire in motel?” boh, in pieno inverso con la casa senza cesso, senza riscaldamento con l’acqua sul pavimento… La mia capacità di controllare l’aggressività inizio a perderla.

Ogni mattina mi sveglio, incazzata perché la stufa a volte funziona, a volte no e spesso piscia acqua nera che puzza di bruciato, quando scendo dal letto a soppalco metto i piedi nel bagnato della condensa dei muri nonostante io lasci una finestra costantemente aperta, metto fuori i cani e spalanco tutto, asciugo il pavimento, metto la segatura, vado al lavoro, torno alla sera e aspiro la segatura, vado a dormire esaurita e ripeto. Ah, giusto… il cesso non funziona! Inizio ad usare il giardino insieme ai cani e il bosco che per fortuna è proprio fuori dal cancello!

Le mie considerazioni

Siamo alla fine di dicembre, non ho un sistema di riscaldamento che funziona e non ho il cesso! Ben presto anche l’utilizzo della doccia, della lavatrice e del lavandino in cucina iniziano a provocare la risalita di acqua da sotto il wc, ma non lo avevo previsto.

Ho la casa piena d’acqua e i mobili nuovi completamente inzuppati, la segatura inizia a non bastare più e sto spendendo parecchi soldi. Nonostante questi disagi che credevo si risolvessero in pochi giorni perché non credo nella sfiga, l’affitto del mese di dicembre l’ho pagato.

Non ho idea di come io abbia fatto a conseguire il brevetto di volo (aeroplano) a marzo e quello del parapendio a giugno 2021. Soprattutto non ho idea di come io abbia fatto a non compiere azioni violente… Non è vero! Me lo sono ricordata adesso: “devo stare tranquilla perché mi serve il nullaosta per il volo!” ecco cosa mi ha tenuta calma. Il volo ha salvato il mio futuro!

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